1998
LA ROCCA DEGLI GNOMI DI MONTE CORNO

…Ad Asiago e negli altri Sette Comuni tornano gli Gnomi…

Titolava Il Giornale di Vicenza Se gli gnomi dell’Altopiano si mettono a fare gli uomini.
Per la verità in quell’anno (1998) si era costituito, per iniziativa di Giuliano Dall’Oglio, il gruppo degli Gnomi dei Sette Comuni. Un gruppo simpatico, ovviamente vestito secondo i canoni ''gnomeschi'', che appariva inaspettatamente durante una cena ''ufficiale'' o una cerimonia. Consegnarono il titolo di ''Gnomo Onorario'', con annesso diploma e cappello, a Mario Rigoni Stern quando la Comunità Montana ne festeggiò la laurea honoris causa. Di costoro scrivono anche storici eminenti quali l’Ab. Agostino dal Pozzo e l’Ab. Modesto Bonato … Scruta e chiacchiera, alla fin fine scopriamo che l’Altopiano è cosparso di Schenkastoana ovvero ''pietre del dono'', ove anticamente nacque la tradizione di scambiarsi doni tra gli Gnomi e i pastori.
Poi arriva la prima guerra mondiale che distrugge tutto e Gnomi e Uomini devono abbandonare l’Altopiano.

Ma ricompaiono e se ne parla nel 1959, quando ci fu la misteriosa sparizione di un bimbo, Mariano Mosele di Asiago, nei boschi della Barenthal (valle dell’orso). I giornali d’epoca dicevano che in paese si incolpavano le streghe o anche le aquile e altre strane figure ''leggendarie''. Venne ritrovato: ma quale lo stupore quando i medici appurarono che era stato nutrito. Da chi? Il bimbo non sapeva ancora esprimersi bene e a malapena, alla domanda ''dove sei stato, chi ti ha dato da mangiare?'', rispondeva gn.. gno…gn.. Gnomi? Mah!

A ben guardare nelle vicinanze della Barenthal, il Gruppo gnomico Asiaghese scopre che il Monte Corno, in quel di Lusiana, poteva aver ospitato un villaggio di gnomi. Perché non riadattarlo e farli tornare? … e la storia continua …