Biografia

Giancarlo Bortoli

Nasce ad Asiago (VI), in contrada Cuba, venerdì 16 febbraio 1951 alle ore 3 e 30 e vi trascorre gran parte dell’infanzia.

I genitori
Il papà Onorino era operaio. Già vicecomandante della Brg. Fiamme Rosse della Divisione partigiana Monte Ortigara, premiato con Croce di guerra ed altre onoranze, nel 1962 deve emigrare in Germania scarseggiando il lavoro ad Asiago. Anche la mamma, Rosi Gobbo, è stata una protagonista della Resistenza (decorata con Croce di guerra) nella zona di Marostica – Asiago.

Il fratello
Attilio, classe 1947, nel 1963 interrompe gli studi alle scuole industriali di Asiago, per seguire il papà in Germania. Tornato in Italia nel 1967 avvia una caratteristica attività di falegnameria e si distingue per le capacità di ebanista e intagliatore. Nel 2001 viene insignito del titolo di Maestro Artigiano .

L’emigrazione
Verso la fine dell’estate del 1962, dopo un breve periodo di lavoro come garzone di un barbiere di Asiago, Giancarlo e la mamma Rosi raggiungono gli altri familiari in Germania, precisamente a Rangendingen nell’allora Provincia di Hechingen. Giancarlo aveva appena avuto il diploma della V^ elementare e non avendo l’età idonea, non può essere assunto in nessuna azienda. Viene perciò iscritto alle Scuole elementari di Rangendingen, in V^ nella non facile situazione per la quale il maestro non conosceva l’italiano e l’allievo non conosceva il tedesco. Ma con un comune sforzo e l’aiuto dei compagni di scuola, comincia ad “arrangiarsi”. I nuovi paesani si rivelano subito molto ospitali verso la riunita “familien Bortoli”. La mamma peraltro intuisce che la situazione complessiva non porta ad alcuno sbocco.

Il ritorno
Con Giancarlo, la Signora Rosi torna ad Asiago, e iscrive il figlio alla prima classe delle appena istituite “nuove scuole medie unificate” dove, dei 27 alunni della terza “Media B” (si chiamava proprio così la scuola che si trova in Via Cinque!), solo 4 saranno i promossi in prima battuta. Oggi farebbe scandalo! In quel periodo il padre si ammala e la Rosi deve ritornare in Germania. Giancarlo è ospitato dalla zia Linda e l’anno successivo nel Collegio di S. Gaetano (alla “Corda”, vicino ai “boschetti di Gallio”). Nel periodo delle vacanze estive e invernali, Giancarlo affronta i viaggi per unirsi alla famiglia, a Rangendingen, dove finalmente, raggiunta l’età di 14 anni, può lavorare come apprendista meccanico in un’autofficina, la “Firma Gabel”. Tornato definitivamente in Italia, per poter continuare gli studi e aiutare la famiglia trova lavoro come barista all’albergo Torre di Asiago, attività che viene svolta per circa 8 anni: tutte le vacanze estive e invernali, tutte le festività, tutte le domeniche dell’anno. È poi iscritto all’Ipsia di Asiago. Al terzo anno (1969) consegue il diploma di “Addetto alla Segreteria d’Azienda” col punteggio medio di 7/10. All’attività di barista, al durante le pause, può aggiungere anche quella di “insegnante” di materie tecniche a sostegno di studenti “rimandati” a settembre… e pure quella di “calligrafo” (diplomi e cartelli pubblicitari).

A Thiene: la contestazione studentesca
Nell’estate del 1969 “tenta” una mostra d’arte pittorica, assieme all’amico Nino Sindoni. Ma non è quella la sua strada … Sceglie di iscriversi al quarto anno dell’Istituto Tecnico di Ragioneria “Aulo Ceccato” di Thiene, località più facilmente raggiungibile da Asiago con la corriera. Si distingue, assieme ad altri compagni di scuola dell’Altopiano (come il compianto Sergio Martina) e del circondario di Thiene, per la partecipazione alla “contestazione studentesca”. E, finalmente, consegue il diploma di Ragioniere nel 1971 col punteggio di 56/60.

La famiglia si ricongiunge
Rientrato il fratello, anche il padre torna dalla Germania per fermarsi definitivamente in Asiago, ove trova un posto di lavoro. La famiglia è più forte, la miseria degli anni ’50 e la nostalgia sofferta in Germania sono acqua passata. Giancarlo si iscrive alla Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Verona (continuando il tran tran dell’attività di cameriere e insegnante).

L’impegno politico e lavorativo
Verso la fine del 1973 (in Italia arriva l’IVA, l’IRPEF, l’INVIM…) gli viene proposto di lavorare presso la Confederazione Nazionale dell’Artigianato – C.N.A. a Vicenza, come responsabile del settore tributario e libri paga. Abbandona con dispiacere affettivo l’attività di barista, riconoscente verso la famiglia Sartori dell’albergo Torre di Asiago. Nel frattempo (1970) Giancarlo aderisce al PSI, sezione di Asiago e alle comunali del 1975 entra fra i candidati del PSI del consiglio comunale. La Democrazia Cristiana perde la maggioranza assoluta, mentre il PSI realizza un clamoroso successo, conquistando 4 seggi. Viene eletto Assessore alle Finanze mentre il compagno Prof. Mario Polato è nominato vicesindaco (Sindaco sarà l’indimenticabile Stelio Benetti). Gli fanno compagnia in consiglio comunale l’Arch. Enrico Vescovi (che diventa vicepresidente della Comunità Montana) e il Prof. Rino Margoni – capogruppo – docente di fisica all’Università di Venezia. Suo il compito di trovare i finanziamenti per l’acquisto della ex stazione ferroviaria e la costruzione (ivi) dello stadio del ghiaccio, il completamento delle scuole elementari ecc.

La laurea
Oberato di lavoro presso la C.N.A. di Vicenza, riesce comunque a farsi parte attiva per costituire una nuova importante struttura: la Cooperativa Artigiana di Garanzia “Artigiani del vicentino”, utile ad agevolare l’accesso al credito. Ma ben presto si rende conto che l’Università è una meta impossibile, proprio per il carico di lavoro. Un evento lo convince a cambiare rotta. Nel 1978 improvvisamente, all’età di 55 anni, il papà Rino orgoglioso del figlio Assessore – capo servizi della CNA provinciale – e studente universitario, muore. E la crisi giunge tanto presto quanto è fulminea la decisione di mollare tutto per riprendere gli studi. Ma con quali soldi? Chiede un prestito alla banca locale e lavora di sabato e domenica nella pizzeria “Alla Scodela” degli amici Angioletto e Vanni Tolin; ottiene delle supplenze scolastiche ed incarichi di insegnamento: guadagna quanto basta, avendo però più tempo. E, finalmente, nel 1978 raggiunge la meta, laureandosi in Economia e commercio all’Università di Verona con una discussione della tesi durata quasi un’ora (punteggio 110/110).

Le attività post laurea
Il Relatore della tesi, Prof Giovanni Panati, titolare della cattedra di Tecnica Industriale e Commerciale, propone subito al neolaureato di far parte dell’equipe degli assistenti. Il Prof. Panati fonda in quegli anni (1980) il CEMIS (Centro Studi di Economia Manageriale per l’Industria e i Servizi) e il nostro è nominato Direttore di ricerca. Ma a quel tempo quanto guadagnato con questo incarico era appena sufficiente a compensare le spese di trasferta; sicché collabora nello studio del commercialista Rag. Sergio Martina e torna nella C.N.A. di Vicenza (maggio 1979 - gennaio 1983), con l’accordo di occuparsi esclusivamente del settore credito. Nel 1980 lancia la proposta di costituire un Consorzio fidi provinciale, per agevolare l’accesso al credito a breve, contenendone il costo a favore delle imprese; la struttura integra la Cooperativa di Garanzia che invece opera nel medio termine. Viene frattanto nominato Componente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Regionale di secondo grado tra le Cooperative Artigiane di Garanzia del Veneto, in qualità di esperto.

L’idea del “Confidi” Vicentino piace anche alla CNA regionale e Bortoli viene chiamato ad assumere la figura di responsabile per il Veneto del settore credito (dal 1° gennaio 1981 al 31 ottobre 1983): in ogni provincia si costituiscono analoghe Società che formano poi un Consorzio di II° grado, diretto sempre da Bortoli che, così, si trova ad avere quattro datori di lavoro: sull’Altopiano, a Vicenza, a Verona e a Mestre. In questo contesto, conoscendo il Dott. Luigi Menegatti, direttore della filiale triveneta della LOCAFIT SpA, Società di Leasing del gruppo BNL leader nel settore, stipula la prima convenzione che regolamenta i costi per l’accesso al leasing finanziario a favore delle imprese artigiane, tra LOCAFIT e Coop. di garanzia di Vicenza. Dopo pochi mesi Menegatti gli propone l’assunzione presso la LOCAFIT come funzionario. La decisione lo porta a mollare tutte le altre attività e nel 1984 è nominato Direttore della Filiale. Altresì è richiesta la sua competenza in materia di Consorzi fidi in ambito nazionale, per cui entra nel Comitato Tecnico del CO.NA.FI, Consorzio Nazionale Fidi, in capo alla Confesercenti di Roma, dal 28 novembre 1984 al 23 febbraio 1988. Verso la fine degli anni ’80 è pure chiamato – part time ed in accordo col Gruppo BNL – nella segreteria tecnica del Sottosegretario al Tesoro.

… e i nuovi impegni politici…
Proseguendo l’attività politica nel consiglio comunale di Asiago, nel 1985 è eletto Capogruppo del PSI (all’epoca all’opposizione) nel Consiglio Provinciale di Vicenza. Con le elezioni del 1990 si ribaltano gli equilibri politici e Bortoli diverrà Vicepresidente della Provincia (delega Finanze, Bilancio e “Progetto Montagna”). In questo contesto è nominato Presidente della Soc. F.T.V. S.p.A., azienda provinciale di trasporto pubblico urbano ed extraurbano, con sede in Vicenza e 350 dipendenti (1993 - 1995). Il motivo? l’azienda subiva perdite di esercizio di circa 4,5 - 5 miliardi di Lire non riuscendo più a pagare gli stipendi dei dipendenti, nonostante un affidamento bancario di 12 miliardi di lire, interamente utilizzato. Nel primo anno della nuova gestione la perdita è ridotta a 200 milioni; l’anno successivo le FTV raggiungono il pareggio! Nessun dipendente è stato licenziato e l’avvenuto risanamento risulta ai più incomprensibile: l’azienda opera con fondi propri! Terminata la “mission” il Bortoli lascia la carica e poco dopo è eletto Presidente della Comunità Montana “Spettabile Reggenza dei Sette Comuni” (1995 – 2000). Non ricandidandosi nell’elezione del Consiglio Provinciale del 1995, viene chiamato come (unico) assessore esterno con delega al bilancio. Verrà poi rieletto Presidente della Comunità Montana dei Sette Comuni nel mandato 2005-2010. In quel periodo assume anche la carica di Presidente del Consorzio per la gestione del demanio civico ed esercizio degli usi civici di Rotzo, S.Pietro Valdastico e Pedescala (1991 – 1997). Consorzio gestore di un territorio silvo pastorale e con impianti di rilievo turistico, sviluppato per alcune diecine di migliaia di ettari.

Qualche flash dell’attività politica
Le iniziative realizzate in via straordinaria (oltre alla nomale attività di intervento su boschi, malghe epascoli) furono davvero tante. Un cenno delle principali:

RESTAURO DEI MANUFATTI LASCIATI DALLA GRANDE GUERRA
Nel 1997, su iniziativa della Comunità Montana, venne predisposto un progetto di legge per finanziare il restauro dell’enorme patrimonio di manufatti lasciati sull’Altopiano dei 7 Comuni dalla Guerra 1915-18. Il progetto, trasmesso alla Camera dei Deputati (primo firmatario l’On. Flavio Rodeghiero che ricopre anche la carica di Vicepresidente della C.M.) e abbondantemente modificato, venne approvato all’unanimità dal Parlamento nel 2001 (Legge n. 78); la connessa dotazione finanziaria peraltro fu attivata solo nel 2005. Gli ambiti di intervento vennero individuati dalla Comunità Montana anche grazie ad uno studio condotto col contributo della L.R. Veneto 43/97 (anche quest’ultima promossa dalla Comunità Montana dei Sette Comuni):
1. Ortigara (C. Caldiera, M.Lozze, M. Ortigara, M. Campigoletti, M. Chiesa, M. Forno)
2. Campo Gallina
3. Melette di Foza
4. M. Zebio
5. M.Lemerle, M. Zovetto, Val Magnaboschi
6/11. Forti italiani (Interrotto, Lisser, Campolongo, Corbin, Verena, Coldarco)
La comunità Montana ebbe poi l’incarico di effettuare ulteriori interventi nell’arco della montagna vicentina, per una spesa complessiva a totale carico dello Stato di € 6.298.000, della quale circa 5.000.000 destinati al solo Altopiano.
Gli interventi furono completati in pochi anni, fornendo importanti supporti informativi e di marketing turistico: cartine, tabelle, saletta tematica del Centro congressi Millepini di Asiago, sito internet, corsi di formazione per guide, rievocazioni storiche.

Il Progetto “Grande Guerra” della Spettabile Reggenza dei Sette Comuni ha ricevuto il riconoscimento della Targa d’argento del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e le successive iniziative la targa d’onore del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

PATTI TERRITORIALI
Fin dal 1999 la Comunità Montana Reggenza dei Sette Comuni si faceva promotrice di un “Patto” (L.R. Veneto 13/99) fra le categorie economico sociali e gli enti locali volto ad incentivare il comparto turistico, sottoscritto dal Presidente Bortoli e dal Presidente della Giunta regionale con una cerimonia ufficiale nella “Sala dei Mappamondi”di Palazzo Balbi – Venezia. Nel primo periodo 1999-2003, l’Altopiano finanziò progetti ed attività per € 859.123,22, dei quali € 466.118,03 col contributo regionale. Successivamente, grazie a maggiori risorse, si pose mano ad ingenti risorse, delle quali si distinguono due periodi: 2004 – 2008 e 2009 -2010:

Giancarlo Bortoli

ALTRE INIZIATIVE

  • Gestione dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani Raccolta differenziata ed Ecocentro di Santa Caterina
  • Opere fognarie di Roana e depuratore di Asiago
  • Museo archeologico dell’Altopiano e la costituzione della Fondazione
  • Restauro conservativo e copertura dello scavo della casetta “a” presso il sito archeologico del Bostel
  • Pista ciclabile dell’ex percorso ferroviario Asiago – Treschè Conca
  • Benventuti nella terra Cimbra (cartellonistica bilingue cimbro – italiano)
  • Adeguamento di tutte le piste da fondo dell’Altopiano
  • Piani di protezione civile comunali
  • Valorizzazione del territorio montano anno 2005 — Obiettivo n. 1
  • Costruzione magazzino deposito attrezzature agricole di Via Baracca
  • Il Piano di Assetto Territoriale Intercomunale (PATI)
PROGRAMMA LEADER +
  • L’Azione 5 - Interventi per la valorizzazione e la fruizione turistica compatibile delle aree naturalistiche S.I.C della montagna vicentina, si è conclusa con inteventi pari a € 211.209.
  • L’Azione 9 - Certificazione EMAS di area. progetto di spesa di € 637.264.
  • L’Azione 12 - Attività di promozione e comunicazione del territorio è stata attuata in protocollo d’intesa con la Comunità Montana Dall’Astico al Brenta e conclusa per un totale di spesa di € 190.260. Le attività — realizzate in convenzione con il Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni
  • L’Azione 16 - Comunicazione dei valori del territorio - progettoelaborato dal Consorzio turistico 7 Comuni per un valore di € 116.667
EVENTI
  • Monumento all’Emigrante in Australia
  • Giornata dei Veneti nel Mondo
  • Anniversario dei 600 anni del patto di dedizione della Reggenza alla Serenissima
  • Anniversario dei 400 anni dalla nascita di Beata Giovanna Maria Bonomo
  • Manifestazione Nazionale dell’UNCEM “LA MONTAGNA ALLA MONTAGNA”, ottobre 2008.
  • Adunata degli Alpini
  • Anniversario dei 200 anni della rivolta antinapoleonica
  • Realizzazione e posa in opera delle formelle del Cippo n. 1 di Marcésina (Hànepos)
Le nuove esperienze
Nel frattempo cambia posto di lavoro passando alla Società Veneto Sviluppo SpA, nella quale assumerà la carica di Vicedirettore Generale, poi con funzioni di Direttore Generale Vicario dall’estate del 2005 al 31.12.2007.

In questi ultimi 30 anni di lavoro, assume cariche negli organi sociali di società industriali, dei trasporti e della logistica, istituti finanziari e banche, ottenendo l’iscrizione nel Registro dei Revisori Contabili istituito presso il Ministero di Grazia e Giustizia (n. 115304).

Appassionato della storia locale, ha pubblicato numerose ricerche (tra queste numerosi manoscritti inediti ed introvabili dell’Ab. Dal Pozzo - XVIII sec.), in particolare inerenti agli usi civici e alle proprietà collettive dei Sette Comuni, nonché racconti, piccoli romanzi e fiabe.

Attualmente è fra l’altro membro del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Assicurativo ITAS Mutua del quale è Presidente del Comitato per i Controlli interni e Rischi; Presidente del Collegio sindacale del Consorzio Fidi Sviluppo Artigiano (oltre 30.000 soci) operante nel Nord Italia e con sede in Marghera.
Svolge altresì attività di volontariato in qualità di (ad esempio) Presidente della Coop. Sociale Il Faggio di Asiago, Presidente del Collegio sindacale della Fondazione per le ricerche di storia con sede a Vicenza.

Cittadino Benemerito di Marostica (2000), cittadino onorario di Rotzo (2017), è stato nominato tra il compiacimento locale “Parrocchiano Onorario” di Stoccareddo di Gallio (2005), assieme all’amico Luigi Menegatti, e nel 2017 ha fatto parte dei soci fondatori della “Venerabile Confraternita del Formaggio Asiago”.