2001
LA VERA STORIA DI PELDRICC E DI REGINE DELL'ALTENBURG

Narra la leggenda che Peldricc di Rotzo, si fosse innamorato della Dea Ostera che abitava nel meraviglioso castello dell’Altenburg…

Può una leggenda racchiudere una storia veramente accaduta? La risposta dell’Autore è si. Per questo titola il racconto del 2001 “La vera storia di Peldricc e di Regine [pr. Reghine] dell’Altenburg”, partendo da alcune affermazioni degli storici e dall’esistenza di toponimi (Altenburg, cioè antico castello o Castelvecchio e la “Rupe di Ostera”. …Thor… consentì allora ad Ostera il privilegio di assumere le sue splendide sembianze nelle notti di plenilunio, in un luogo ad essa riservato, ove avrebbe potuto chiamare il suo amato Peldricc.Quel luogo è la rupe di Ostera, la Ostersteela, un luogo poco distante da Castelletto, nei pressi di Rotzo…
Il racconto infatti è ambientato in questo magnifico villaggio dell’Altopiano dei Sette Comuni, Rotzo, agli inizi del 1300.
Narra di una contrastata storia d’amore tra una ragazza, Ostera della famiglia dei Reghine e Peldricc e di un’altrettanto contrastata nascita della Reggenza dei Sette Comuni, della democrazia diretta e delle proprietà collettive dei boschi e dei pascoli.
Varie vicende costrinsero Peldricc ad abbandonare Rotzo e la sua assenza faceva disperare Ostera, la quale ogni giorno si recava sopra una rupe che, poi,prese il suo nome. Da lassù cercava con sguardo apprensivo l’arrivo dell’amato.
Giunse la vigilia di Natale e Ostera si appartò sotto un grande abete, vicino alla Chiesa di Santa Margareta… pianse. Ma poi ecco … una figura ben conosciuta si stava avvicinando a grandi passi che la neve non fermava … Commozione, baci, pianti liberatori. Là dove erano cadute le lacrime di Ostera, per un miracolo che solo il Natale riserva, era sbocciato un fiore bianco, sfumato di rosa…